ph. Jacopo Salvi, courtesy of La Biennale di Venezia
BIO
Giovanni Ortoleva nasce a Firenze nel 1991.
Laureato in Psicologia Cognitiva presso l’Università di Trento, si diploma in Regia Teatrale presso la Scuola Paolo Grassi di Milano.
Nel 2016 riceve il premio dell’Università di Roma – Tor Vergata per Quattro paesaggi con figure, un testo sul tentativo del regime nazista di nascondere l’esistenza dei campi di sterminio polacchi. Il testo è stato pubblicato da Progetto Cultura.
Nel 2018 riceve la menzione speciale dalla Biennale di Venezia all’interno del concorso Registi Under 30, ed è invitato due volte a presentarvi i suoi lavori. Nel 2019 vi debutta Saul da André Gide (scritto insieme a Riccardo Favaro) e nel 2020 I rifiuti, la città e la morte di R. W. Fassbinder, prodotti dal Teatro della Tosse di Genova.
A Novembre 2021 debutta a Genova La tragica storia del dottor Faust, liberamente tratto da Christopher Marlowe, al Teatro della Tosse; con questo lavoro chiude una trilogia di lavori sulle figure che si sono ribellate a Dio. Nel 2022 inizia un percorso di ricerca sui miti dell’amore romantico che lo porta a realizzare Lancillotto e Ginevra presso il Teatro Metastasio di Prato e La dodicesima notte (o quello che volete) di William Shakespeare presso il LAC di Lugano. Nel 2023 viene chiamato dall’Istituto del Dramma Popolare di San Miniato a dirigere la produzione del festival di quell’anno, Dramma industriale (Firenze, 1953) di Riccardo Favaro.
Nel 2024 viene chiamato dall’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma a dirigere il primo saggio del Biennio di Recitazione, Risveglio di Primavera di Frank Wedekind, che debutta alla 67esima edizione del Festival di Spoleto.
Nel 2021 il suo cortometraggio Autoritratto con arma, con cui debutta nel cinema, viene selezionato dal Torino Film Festival e riceve il Premio Ermanno Olmi.
Del suo lavoro il New York Times ha scritto che “dimostra una promessa e un’immaginazione degni di nota.”
ABOUT
C’è un’intesa segreta fra le generazioni passate e la nostra. Noi siamo stati attesi sulla terra. A noi, come ad ogni generazione che ci ha preceduto, è stata data in dote una debole forza messianica, su cui il passato ha un diritto. Questa esigenza non si lascia soddisfare facilmente.
Walter Benjamin, Tesi di filosofia della storia
Il lavoro di Giovanni Ortoleva è imperniato sul concetto di eredità. Sulla rilettura del nostro patrimonio culturale, della nostra storia, delle nostre biografie. Tutto per cercare di capire chi è questo “noi”.